Letterato e teologo
slavo. Entrato nell'ordine dei Domenicani, insegnò Esegesi biblica a
Siena e a Pisa. Spirito gaudente e dotato di vastissima cultura, approvò
le idee e imitò le esperienze del Casanova, del quale fu amico, e si
schierò a favore dei Gesuiti e degli enciclopedisti. Nominato vescovo di
Cittanova nel 1776 e di Lesina nel 1784, abbandonò le vecchie abitudini e
si dedicò alla riforma morale ed economica della Dalmazia. Scrisse opere
letterarie e poetiche, teologiche ed economiche. Fu anche un valido traduttore
(citiamo la versione della
Morte d'Abele, 1775, di S. Gessner, che
dedicò a Fortunata Fantastici Sulgher) (Zara 1732 - Lesina, Dalmazia
1799).